lunedì 9 ottobre 2017

Restauro orologio da parete

Oggi vediamo come è possibile recuperare un vecchio orologio da parete con meccanismo guasto.
mi è capitato tempo addietro di ritrovarmi con un orologio da parete, in legno e ottone, a cui tengo molto per motivi affettivi, non più funzionante perché si è rotto il meccanismo.
trattandosi di un meccanismo molto vecchio, non era possibile ripararlo. oltretutto, il meccanismo così vecchio funzionava con pile tipo C (mezza torcia) piuttosto costose, e che si scaricavano in tempi brevi.
purtroppo quando ho eseguito la riparazione non ho avuto modo di fare fotografie dei vari passaggi; però le indicazioni dovrebbero essere sufficientemente chiare.
ho incominciato smontando l'orologio, in questo caso togliendo la cornice di ottone inserita a pressione (attenzione, usando eventuali oggetti metallici per fare leva tipo cacciaviti, a non segnare il legno e non spaccare il vetro frontale); successivamente ho tolto il vetro, avendo così accesso alle lancette.
a questo punto, si tolgono le lancette, che sono montate a pressione, con delicatezza, evitando di piegarle e/o deformarle, visto che possono essere utili successivamente.
sotto le lancette si trova un dado che tiene fermo il meccanismo nel quadro dell'orologio: svitando il dado si riesce a togliere il meccanismo completo.
a questo punto si prende il nuovo meccanismo, che ho ordinato sui soliti siti di vendita on-line; questi meccanismi, ovviamente cinesi, costano davvero pochissimo: parliamo di circa 3 euro... in particolare ho ordinato un meccanismo "silent", ovvero un meccanismo con movimento continuo (non a scatti), che non soffre del fastidioso "tic tac" ad ogni movimento della lancetta dei secondi; è caldamente consigliato se pensate di appendere l'orologio in camera da letto... 😊
attenzione, quando ordinate il meccanismo nuovo al tipo e soprattutto alla lunghezza delle lancette: troppo lunghe non si muoverebbero nell'orologio, troppo corte non indicherebbero in modo chiaro l'orario. se le lancette in allegato al meccanismo non vi soddisfano, potete riutilizzare le vecchie, sempre che abbiate ordinato un meccanismo con lo stesso diametro di albero... non sono tutti uguali.
a questo punto, prendere il nuovo meccanismo (senza lancette) e lo fissate al posto del precedente, inserendolo dalla parte posteriore dell'orologio, e fissandolo dalla parte frontale con il dado a corredo; non stringete troppo perché rischiate di rompere il perno di fissaggio in plastica.
successivamente, inserite le lancette sull'albero del meccanismo, partendo da quella con il buco più grande (in genere quella delle ore) per finire con quella con il buco più piccolo (in genere quella dei secondi); in questa fase fate attenzione a posizionare tutte le lancette sulle ore 12, altrimenti vi ritroverete con una discrepanza di posizione tra le lancette di ore e minuti durante la giornata...
procedete con un veloce collaudo, inserendo la batteria, per vedere se è tutto ok.
se non ci sono problemi, potete rimontare il frontale dell'orologio.
nelle foto successive potete vedere:
1. il meccanismo nuovo di tipo "silent" (più piccolo del precedente, si vede lo spazio vuoto intorno...), che mi ha anche permesso di avere ora la batteria stilo "AA", molto più economica e duratura rispetto la precedente.


2. l'orologio restaurato a nuovo; notare che ho usato le lancette nuove (quelle vecchie non mi piacevano...), che però ho verniciato di blu con una bomboletta spray per auto; questo perché le lancette nuove di colore argento non si vedevano in maniera chiara ed evidente, e creavano difficoltà di lettura.



venerdì 24 febbraio 2017

Chiusura portellone Volkswagen Polo

Recentemente un collega ha avuto un problema di chiusura del portellone posteriore di una Volkswagen Polo. Ma il problema puo' essere simile in altri autoveicoli.
La causa e' da imputare al microinterruttore elettrico presente nella maniglia di apertura: e' un oggetto dal costo irrisorio, ma che puo' causare un problema molto fastidioso.
 

La parte piu' difficile e' smontare il rivestimento del portellone posteriore per accedere all'interruttore.
Una volta smontato, il problema e' risultato evidente: la leva metallica con il tempo si e' piegata un po' troppo, e di conseguenza mantiene premuto il pulsante sempre, anche quando deve scattare e rilasciarlo.


E' stato sufficiente modificare ("allentare") leggermente la piegatura della leva, per fare si' che in condizioni normali il pulsante sia rilasciato ("Normalmente Aperto").


Fatto questo, e rimontato il tutto, la chiusura del portellone ha ripreso a funzionare perfettamente.
:)

venerdì 10 febbraio 2017

Rinnoviamo un armadio

Quante volte ci capita di voler rinnovare una stanza... In particolare dei bambini...
Ma non sempre è necessario comprare dei mobili nuovi: può essere sufficiente (e divertente) "aggiornare" quelli esistenti. Ad esempio, possiamo colorare un armadio! (esiste anche un altro modo, che tratteremo in un altro post...).
Il procedimento vale per diversi materiali: legno, ferro, etc... Nel nostro caso si tratta di ante scorrevoli in finto legno, ossia in laminato.
Anzitutto, dobbiamo carteggiare la superficie per togliere la finitura esistente; meglio utilizzare una levigatrice elettrica, perché il lavoro è abbastanza pesante e lungo...
A questo punto si dà un fondo adeguato: va acquistato un fondo adatto al supporto e al tipo di vernice che si vuole usare per finitura. Può bastare una mano sola.

(lato sx già col fondo, lato dx carteggiato)

Sia per la stesura del fondo che per la verniciatura vera e propria si possono usare vari metodi; io consiglio il rullo perché permette una stesura uniforme senza lasciare tracce come fa il pennello.
Bisogna iniziare con un pennello a passare gli angoli (se ce ne sono...) e poi passare il tutto con il rullo. Esistono vari tipi di rullo e di varie dimensioni: scegliamone uno di dimensioni medio piccole, che possa entrare nel barattolo. Il rullo va passato in verticale e poi in orizzontale per stendere la vernice.

(2 misure di rullo: piccolo e medio)

Lasciamo riposare ed asciugare il fondo per almeno 12 ore (comunque seguiamo le indicazioni sul barattolo...).
Poi possiamo dedicarci alla verniciatura vera e propria.
A questo scopo scegliamo uno smalto di proprio gusto come colore e come finitura (lucida, opaca, satinata). Nel nostro caso la scelta è caduta sul satinato. Inoltre abbiamo scelto uno smalto all'acqua perché è molto semplice da pulire: tutta l'attrezzatura si lava con acqua calda, e al più un po' di sapone. Ma soprattutto perché lascia pochissimo odore, e questo è fondamentale specialmente se si sta verniciando nella camera dei bambini... Quindi, anche il fondo è all'acqua.

(le latte dei 2 colori selezionati)

Nonostante l'ottimismo spesso espresso sui barattoli di smalto, difficilmente riusciremo a cavarcela con una sola mano, quindi anche per la quantità di colore da acquistare calcolate sempre 2 mani; in realta' per ottenere un blu ben coprente ho dovuto passare addirittura 3 mani... Tra le 2 mani lasciate asciugare bene, cioè aspettate 24 ore.

(prima mano di azzurro sul lato sx, mano di fondo sul lato dx)

Infine, volendo, si possono applicare degli adesivi decorativi.
Il risultato vi lascerà incredibilmente soddisfatti!

(risultato finale, ancora senza adesivi)




lunedì 6 febbraio 2017

Riparazione valvola a 3 vie Honeywell VC4012

Buongiorno a tutti.
Ho avuto un problema con una valvola deviatrice Honeywell e l'ho risolto, e vorrei condividere con voi la soluzione nel caso vi trovaste nella stessa spiacevole situazione.
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Premessa: questa valvola si trova sul mio impianto di riscaldamento, che è un Rotex (Daikin) GSU530.
Un bel giorno mi sono trovato con il riscaldamento che non andava, ovvero pavimento freddo, e l'acqua calda bollente; pero' le indicazioni della centalina (Theta) erano incoerenti: davano acqua sanitaria a 20°C e acqua di mandata del riscaldamento a pavimento a circa 80°C !!! A parte che la temperatura di mandata sul riscaldamento a pavimento non dovrebbe superare i 45°C, tutto cio' non aveva senso.
Ho provato prima la "regola dell'informatico": spegni e riaccendi, ma senza successo; poi ho verificato la programmazione della centralina, e anche li' tutto ok; successivamente sono passato a "sentire" i tubi a mano, e appunto quello dell'ACS era bollente mentre quello del riscaldamento era freddo. A questo punto mi è sembrato evidente il colpevole:
la valvola a 3 vie, nello specifico Honeywell VC4012.


Questa valvola serve a deviare il flusso dal riscaldamento all'ACS quando richiesta.
Ho verificato la posizione dell'indicatore bianco laterale, ed effettivamente la valvola sembrava incastrata in posizione premuta, ossia con il circuito deviato su ACS. Per verificare ho semplicemente disinserito l'attuatore del rubinetto (basta premere il bottone laterale e ruotare l'attuatore di 90° antiorario per disinserirlo...); in questo modo il rubinetto non piu' premuto dall'attuatore deve necessariamente lavorare con il circuito di riscaldamento inserito. E cosi', magicamente, e' ripartito il riscaldamento (verificato toccando nuovamente i tubi...).
Quindi, l'incriminato era proprio l'attuatore Honeywell.
A questo punto si puo' decidere semplicemente di sostituirlo: si trova facilmente in commercio (e anche on-line) a circa 70euro. Ma visto che non avevo niente da perdere ed era venerdi' sera (come sempre la sfiga ci vede benissimo...), ho deciso di aprirlo e provare a ripararlo.
L'attuatore si apre premendo sugli incastri laterali neri; sono molto duri, e bisogna fare attenzione a non romperli altrimenti non si riesce piu' a richiuderlo. Una volta aperto ci si trova di fronte al motore propriamente detto, a tutti gli ingranaggi che formano il riduttore, e a 2 contatti metallici. A questo punto ho lubrificato tutti gli ingranaggi e l'albero motore (facendolo anche girare a mano per essere sicuro che il rotore non fosse bloccato...), ma soprattutto ho pulito i contatti dello pseudo-interruttore; infatti le 2 lamelle in ottone che fungono da interruttore hanno un punto di contatto formato da 2 pastiglie, generalmente in argento (o cmq almeno in rame), che tendono ad ossidarsi. Con molta delicatezza, bisogna grattare leggermente i contatti, senza esagerare per non togliere troppo materiale; io l'ho fatto con una lama di un taglierino; poi ho dato una bella spruzzata di spray disossidante / pulisci contatti.
Ho rimontato il tutto, e rimesso l'attuatore al suo posto.
Adesso sono almeno 2 mesi che funziona tutto regolarmente senza piu' problemi!
Facendo due conti, tra il costo dell'attuatore, l'uscita del tecnico e la mano d'opera, dovrei anche aver risparmiato circa 150euro...

Vi auguro di non avere questo problema, ma nel caso sapete come risolverlo...
:)

Porta scorrevole che non chiude correttamente

In questo post vediamo come sistemare la serratura di una porta scorrevole.
La porta in questione non chiudeva bene, nel senso che la serratura non chiudeva completamente; quelle poche volte in cui si chiudeva, si faceva fatica poi a riaprirla, ed era molto dura.


Il problema principare era capire il motivo di questo malfunzionamento della serratura.
In pratica, la porta e/o lo stipite si sono leggermente imbarcati; per questo motivo la porta scorrevole non arriva a battuta completa, e la serratura non riesce ad agganciare correttamente. Scoperto l'inghippo, è stato semplice rimediare: ho smontato la piastrina di riscontro sullo stipite, molto facilmente con un cacciavite a croce, svitando le 2 uniche viti di fissaggio.


Poi ho inserito dietro 2 semplicissime rondelle di circa 1mm di spessore.


Infine ho rimontato il tutto, esattamente come prima.
La piastrina di riscontro e' leggermente staccata dallo stipite, ma non si nota se non guardando in dettaglio; in questo modo, la distanza tra la serratura e lo stipite e' rientrata nelle tolleranze della serratura, che ora funziona perfettamente senza incepparsi.


Costo pressochè nullo, e risultato efficace; tempo di lavoro: circa 10 minuti.
:)